Stamani sono andato a pagare le bollette.

aprile 15, 2008 at 9:30 PM 2 commenti

Allora. Stamani mi sono ricordato che domani mi sarebbero scadute le bollette della luce e del gas, e se non le avessi pagate oggi me li avrebbero tagliati, accidenti. Si ma mica con le forbici eh, mica il gas e la luce si possono tagliare. Al massimo possono essere disattivati. E il gas al massimo può fare ‘PEM’ però non ho mai visto il gas dire quella cosa di cui accanto. Allora ho acceso l’acqua calda per riempire la vasca da bagno, poi l’ho chiusa, ho svuotato la vasca e mi sono vestito. Mi sono vestito con una camicia verde, una cravatta rossa, e i pantaloni a vita bassa arancioni. Però mi ero scordato di mettermi le scarpe e stavo per uscire di casa, quando il gatto mi ha ricordato che stavo andando nel vialetto (sapete, il condominio in cui io vivo ha all’esterno un vialetto. Ai lati di questo vialetto ci sono tanti fiorellini che qui da noi si chiamano “Ampersand”, perchè hanno la forma di una E Commerciale. Io so anche l’origine di questi fiori, ma non ve la dico. Anzi si ve la dico perchè mi va. Il mio caro prozio Menta mi lasciò in eredità il suo libro sui fiori. Lì lui ipotizza che gli Ampersands furono portati in Europa dal Papa Formoso nel IX secolo d.C. dopo essersi lasciato con la Faraona, infatti, per sofferenza, decise di andare nella Terra Del Fuoco, Terra Del Fuoco nella quale vengono coltivati gli Ampersands. Il Papa c’era talmente rimasto allibito da quei vegetali che ne raccolse 24, ad un ad uno. Poscia, se ne tornò in Italy perchè ricevette un telegramma dalla morte che gli disse che doveva morire ad Arezzo il giorno successivo. Il telegramma così recitava:

CIAO SONO LA SIGNORA OSCURA STOP MI SONO ACCORTA CHE HO TRASCURATO TUTTI I TUOI ARCHIVI STOP AVREI LA NECESSITA’ DI VEDERLA SABATO POMERIGGIO PER FARE UNA CHIACCHIERATA STOP CI VEDIAMO STOP LA MORTE STOP.

Quando atterò all’aeroporto di Fiumicino, le sue tasche si incastrarono tra le porte dell’ingresso dell’aeroporto, strappandosi e diffondendo la sementa per la via. Il giorno dopo si verificò un vento molto forte, che trasportò tutti i semi e il polline nella nostra zona, impiantandosi da solo.) con ai piedi le All Star da notte. “Accidenti” dico a me medesimo. Sicché torno all’interno del luogo in cui vivo e mi indosso le scarpe nere da passeggio. Io prendo i soldi (547 soldi tra gas e luce) e io vado alla Posta affinché io paghi il pagabile. Entro in auto ed entro alla posta. ‘Sì premo il tastino per ricevere il numero, e mi ci esce fuori il settantaquattro. “Che fortuna! Siamo fermi al settantuno! Ci si metterà poco tempo per davvero per arrivare al banco. Qualcosa mi dice che questa sarà una giornata fortunata. Speriamo solo che Giovanni il Parrucchiere anche oggi non mi tagli malissimo i capelli come la volta precedente. Ah, che testa che avevo! Arrivammo al lavoro e tutti cominciarono con lo scattare foto. Qualche giorno dopo mi arrivarono a casa, per raccomandata A/R, tutte quelle foto. Quale vergogna!” pensai tra me stesso.
Bip! Disse il tabellone digitale dei nùmeri.
Settantaquattro Si scrisse sul tabellone digitale dei nùmeri.
“E’ il mio turno. Ecco mi alzo dalle sedie di legno chiaro che sono state messe per far accomodare coloro che aspettano. Mi avvio verso il banco.” ho detto ad alta voce. Arrivo là e il banchiere mi ha detto: “Guardi che ha sbagliato banco veh. Da quella parte.”
Dopodiché sono andato al banco giusto.

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Clitemnestro che sarei io. Ce l’hanno con me

2 commenti Add your own

  • 1. Splin  |  aprile 16, 2008 alle 2:52 PM

    Giusto.

    Rispondi
  • 2. Mat Smoke  |  aprile 16, 2008 alle 2:54 PM

    Quando sono andato a votare con Argo abbiamo anche fatto la gara di sinonimi.

    Rispondi

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